Mercoledì 01 Settembre 2021
I tre nuovi loci di resistenza,
Rpv29,
Rpv30 e
Rpv31 sono stati indentificati come responsabili del fenotipo resistente della cultivar
Mgaloblishvili, inoltre il confronto della varietà resistente con la cultivar suscettibile
Pinot nero, in un lavoro di sequenziamento dell’
RNA, ha portato all’identificazione di un putativo gene di suscettibilità alla malattia (
VvLBDIf7) che, se disattivato, contribuisce a generare il fenotipo resistente delle piante.
La
peronospora della vite (Plasmopara viticola), è una delle malattie che causa tra le più severe perdite economiche alla produzione vitivinicola, il controllo della malattia è normalmente raggiunto attraverso la regolare applicazione di fungicidi, il cui uso intensivo ha cominciato a destare forti preoccupazioni in relazione alla sostenibilità della coltura.
Strategia alternativa della gestione di questa problematica è l’utilizzo di varietà resistenti ottenute dall’incrocio di cultivar europee di vite (Vitis vinifera) con altre di origine americana o asiatica, tuttavia questo tipo di incrocio presenta diversi aspetti problematici ben noti e legati in particolare alla qualità delle uve che ne derivano.
Questi nuovi geni individuati in
Vitis vinifera potrebbero costituire una fonte durevole di resistenza in programmi di breeding facilitiati dall’origine comune delle varietà, quindi non più incroci interspecifici ma incroci intraspecifici come nel caso di vitigni come il
Muller Thurgau o l’
Incrocio Manzoni, inoltre potrebbero costiture degli ottimi target per il miglioramento genetico basato sulle
Nuove Tecniche di Breeding (NBTs) come la
cisgenisi o il
genoma editing.
Rassegna stampa:
>>> Novel Aspects on The Interaction Between Grapevine and Plasmopara viticola: Dual-RNA-Seq Analysis Highlights Gene Expression Dynamics in The Pathogen and The Plant During The Battle For Infection <<<
>>> Rpv29, Rpv30 and Rpv31: Three Novel Genomic Loci Associated With Resistance to Plasmopara viticola in Vitis vinifera <<<